Come ogni anno, anche in questi giorni si sta ponendo nuovamente il dilemma in occasione della Solennità di Tutti i Santi: perché non si può festeggiare halloween? Ma perché tutta questa contrarietà?
Forse, prima di porci queste domande, dovremmo fare altre riflessioni in merito, del tipo: che spessore ha la mia fede? è di qualità? Una riqualificazione di quello che siamo e di ciò che siamo chiamati ad essere - alla luce del Vangelo -, ci pone davanti alla situazione con una nuova prospettiva.
Da sempre, infatti, si continua a dire che halloween non è una festa cristiana (ed è vero), che non ha niente da spartire con il culto dei santi (ed è vero). Che cos'è allora?
In origine, halloween era una festa anglosassone e che traeva origine da ricorrenze celtiche; fin qui, niente di male. Quando, in una fase successiva, la festa è diventata parte integrante della vita statunitense, ha assunto connotati occulti, legati al culto della morte.
Quando la festa è stata portata in Italia, per i bambini e i ragazzi è divenuta una sorta di secondo carnevale; ma per i giovani e gli adulti la situazione è molto più seria. Non di rado si ricorre ad eccessi di ogni genere per vivere la festa, lo sballo; per scherzo, si approfitta per fare i giochetti delle carte, dei bicchieri, si improvvisano sedute spiritiche, ecc. Sono tutte porte aperte sul mondo del male: è attestato e risaputo che, purtroppo, molti casi di possessione diabolica trovano la loro origine proprio in questi fatti, apparentemente innocenti. Ecco il motivo per cui questa festa stride fortemente col senso cristiano di questi giorni.
In fondo la zucca è buona e piace a tutti... soprattutto come sugo nel risotto!!!
Viene dal latino e significa "seguire la via": Gesù Cristo, il quale viene incontro all'uomo di ogni tempo, per camminare insieme sulle strade della vita.
30 ottobre 2015
19 ottobre 2015
Mons. Claudo Cipolla è vescovo di Padova!
"Fratelli e sorelle in Cristo,
per grazia di Dio
e designazione della Sede Apostolica
da questo momento
il vescovo Claudio Cipolla
è Pastore della Santa Chiesa di Padova"
13 ottobre 2015
Saluto d'ingresso nella UP di Saletto
Abbiamo vissuto una bella celebrazione; persino il tempo ci è stato favorevole. Ma ciò è solo l'inizio di un nuovo cammino, poiché noi non siamo chiamati a vivere questo momento come una parentesi.
Saluto le autorità civili di Megliadino San Fidenzio, Saletto, Santa Margherita d'Adige e Megliadino San Vitale, nella persona dei sindaci qui presenti.
Saluto i sacerdoti del vicariato e i sacerdoti amici, che hanno voluto essere presenti a questa celebrazione.
Saluto coloro che hanno accompagnato don Giuliano e me dalle parrocchie di Polverara e Anguillara Veneta.
Saluto voi tutti, fratelli e sorelle delle comunità che da oggi compongono la nuova unità pastorale.
E' una nuova avventura quella che stiamo per intraprendere insieme; un viaggio che non ci vede solitari pellegrini del mondo, ma uomini e donne che cercano insieme, come abbiamo ripetuto nel salmo responsoriale, di "essere saziati dell'amore del Signore".
In questo momento sicuramente ci sono dubbi, perplessità e preoccupazioni che sembrano dipingere un quadro fosco e tetro, che non lascia spazio alla fiducia e alla speranza. Eppure, anche in questa situazione, Gesù continua a posare il suo sguardo su ciascuno di noi, continua a scommettere sulle nostre comunità, ancora si gioca il tutto per tutto.
E a noi questo atteggiamento del Signore fa bene; ci fa bene e ci aiuta e ci stimola alla collaborazione. Ci aiuta a mettere da parte le nostre paure e a mettere a disposizione di tutti le risorse e le ricchezze che ognuno porta dentro di sé. Sicché questo percorso è chiamato a crescere e ad irrobustirsi dallo scorgere nel volto del fratello quel volto stesso di Cristo che ci ama infinitamente.
Nella reciproca comprensione e pazienza iniziamo questa avventura insieme, consapevoli certo dei nostri limiti, ma anche del nostro desiderio di creare unità; insieme vogliamo collaborare perché, nella nostra testimonianza cristiana, non siamo soltanto credenti ma credibili. Per questo, a nome anche di don Giuliano, desidero ringraziare quelle persone delle varie comunità che stanno lavorando a Saletto per consegnarci una casa dignitosa e accogliente.
Il nostro modello è sempre Gesù, la sua Parola continua ad essere lampada sui nostri passi.
I nostri santi protettori siano esempi luminosi per la nostra vita; su tutti, la Vergine Maria ci accompagni come madre premurosa, attenta ad indicare a ciascuno la mèta del nostro peregrinare: Cristo Gesù e il suo amore misericordioso.
12 ottobre 2015
3 ottobre 2015
Discorso di saluto alla comunità
Ci troviamo qui oggi - domenica, Pasqua della settimana -, a rendere grazie al Signore per tutti i suoi benefici, radunati attorno al suo altare. Particolarmente voi siete qui anche per dire grazie con me a Dio, per la strada che abbiamo percorso insieme in questi cinque anni. Sono arrivato ad Anguillara il 13 settembre quasi furtivamente, anche se con una funzione pubblica: l'insegnamento della religione alla scuola media. Soltanto una settimana dopo ho iniziato, insieme a don Claudio, il mio servizio presbiterale in parrocchia. Tra l'altro, non posso dimenticare che siamo arrivati nel mezzo delle feste quinquennali e, subito dopo queste, - esattamente cinque anni dopo -, lascio questa comunità per un servizio ancora più esigente, ma non meno affascinante ed avventuroso.
Quando il vescovo mi ha chiamato per comunicarmi il mio prossimo impegno, ovviamente ho vissuto un momento di trepidazione, che si è poi tramutato in meraviglia: tante erano le possibili destinazioni che presumibilmente avevo iniziato a tenere seriamente in conto, ma la proposta del vescovo mi ha spiazzato: in quel momento ho compreso che era il Signore, nella sua sorprendente fantasia, a volermi guidare verso questa nuova realtà. Egli sa spiazzare i progetti degli uomini e li sa condurre continuamente sulle sue strade. Dio, il nostro Dio, è il Dio delle sorprese!
Ringrazio il vescovo Antonio per i continui gesti di attenzione e premura che ha sempre avuto nei miei confronti, per l'ascolto, i consigli e i suggerimenti che mi ha donato. Lo ringrazio perché ha accompagnato e guidato con paternità non solo me, ma tutta la diocesi per tutto questo tempo. Ricordiamolo nel suo nuovo servizio.
Desidero inoltre ricordare anche il vescovo eletto Claudio, che oggi pomeriggio riceverà l'ordinazione episcopale nella sua Mantova. Preghiamo per lui affinché il suo ministero sia fecondo di bene.
Il mio grazie al vicariato per avermi dato l'opportunità di servirlo nella pastorale giovanile, attraverso gli animatori dei vari gruppi parrocchiali. Grazie per avermi dato la possibilità di vivere un'esperienza ecclesiale allargata. Particolarmente saluto e ringrazio le comunità di Olmo, San Luca e Tribano per avermi accolto e aiutato durante quest'anno a sperimentare la carità apostolica.
Ringrazio tutte le persone che ho avuto modo di conoscere e avvicinare in questi anni. Ringrazio per il bene che mi avete voluto, anche quando abbiamo fatto fatica a capirci reciprocamente.
Ringrazio le famiglie che spesso e volentieri mi hanno accolto nelle loro case con affetto e simpatia. Per avermi reso partecipe della loro vita quotidiana, dei momenti belli e di quelli più difficili.
Ringrazio il mondo della scuola: il mio pensiero di stima e riconoscenza va al dirigente scolastico dott.ssa Lorenzina Pulze, i vari docenti con i quali ho collaborato, il personale ata e il personale di segreteria. È stato per me motivo di ricchezza e passione vissuta con impegno, avere la possibilità di sperimentare le fatiche e le gioie che questo ambito offre, nell'attività educativa delle giovani generazioni. A riguardo, vorrei incoraggiare i genitori a conseguire una sempre più concreta e proficua collaborazione con la scuola, per un maggiore beneficio dei figli.
Ringrazio i giovani e i giovanissimi, che hanno saputo accogliermi con spontaneità e disponibilità. Ho avuto modo stando con voi, di sperimentare non solo i limiti ma anche la bellezza di un'età - la vostra -, ricca di sogni, di emozioni, di desideri: grazie ancora per tutto quello che mi avete donato. Vi assicuro che è stata una gioia grande poter camminare insieme in questi anni, potendo scorgere qua e là, con l'aiuto del Signore, le meraviglie che sono andate maturando e crescendo in ciascuno. Spero con tutto il cuore di avervi indicato la rotta e che l'abbiate almeno intravista, per portare la nave della vostra vita alla pienezza della fede.
Infine ringrazio don Claudio per la fraternità vissuta insieme con impegno, per la pazienza e la bontà che mi ha usato, a favore e per il bene della comunità.
Un ultimo incoraggiamento ho da esprimervi: lasciatevi illuminare, plasmare e guidare sempre più dalla Parola di Dio, sull'esempio di Maria di Nazareth.
E come sono soliti salutarsi gli scout, così voglio fare io oggi: "buona strada" a tutti.
Grazie.
Ringrazio il vescovo Antonio per i continui gesti di attenzione e premura che ha sempre avuto nei miei confronti, per l'ascolto, i consigli e i suggerimenti che mi ha donato. Lo ringrazio perché ha accompagnato e guidato con paternità non solo me, ma tutta la diocesi per tutto questo tempo. Ricordiamolo nel suo nuovo servizio.
Desidero inoltre ricordare anche il vescovo eletto Claudio, che oggi pomeriggio riceverà l'ordinazione episcopale nella sua Mantova. Preghiamo per lui affinché il suo ministero sia fecondo di bene.
Il mio grazie al vicariato per avermi dato l'opportunità di servirlo nella pastorale giovanile, attraverso gli animatori dei vari gruppi parrocchiali. Grazie per avermi dato la possibilità di vivere un'esperienza ecclesiale allargata. Particolarmente saluto e ringrazio le comunità di Olmo, San Luca e Tribano per avermi accolto e aiutato durante quest'anno a sperimentare la carità apostolica.
Ringrazio tutte le persone che ho avuto modo di conoscere e avvicinare in questi anni. Ringrazio per il bene che mi avete voluto, anche quando abbiamo fatto fatica a capirci reciprocamente.
Ringrazio le famiglie che spesso e volentieri mi hanno accolto nelle loro case con affetto e simpatia. Per avermi reso partecipe della loro vita quotidiana, dei momenti belli e di quelli più difficili.
Ringrazio il mondo della scuola: il mio pensiero di stima e riconoscenza va al dirigente scolastico dott.ssa Lorenzina Pulze, i vari docenti con i quali ho collaborato, il personale ata e il personale di segreteria. È stato per me motivo di ricchezza e passione vissuta con impegno, avere la possibilità di sperimentare le fatiche e le gioie che questo ambito offre, nell'attività educativa delle giovani generazioni. A riguardo, vorrei incoraggiare i genitori a conseguire una sempre più concreta e proficua collaborazione con la scuola, per un maggiore beneficio dei figli.
Ringrazio i giovani e i giovanissimi, che hanno saputo accogliermi con spontaneità e disponibilità. Ho avuto modo stando con voi, di sperimentare non solo i limiti ma anche la bellezza di un'età - la vostra -, ricca di sogni, di emozioni, di desideri: grazie ancora per tutto quello che mi avete donato. Vi assicuro che è stata una gioia grande poter camminare insieme in questi anni, potendo scorgere qua e là, con l'aiuto del Signore, le meraviglie che sono andate maturando e crescendo in ciascuno. Spero con tutto il cuore di avervi indicato la rotta e che l'abbiate almeno intravista, per portare la nave della vostra vita alla pienezza della fede.
Infine ringrazio don Claudio per la fraternità vissuta insieme con impegno, per la pazienza e la bontà che mi ha usato, a favore e per il bene della comunità.
Un ultimo incoraggiamento ho da esprimervi: lasciatevi illuminare, plasmare e guidare sempre più dalla Parola di Dio, sull'esempio di Maria di Nazareth.
E come sono soliti salutarsi gli scout, così voglio fare io oggi: "buona strada" a tutti.
Grazie.
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