29 gennaio 2010

IV domenica del Tempo Ordinario

Gesù s'inserisce sulla scia dei profeti, di persone scelte da Dio per portare il suo annuncio. Che piacciano o meno, essi sono ambasciatori della presenza del Signore. Gesù sa di non essere capito e compreso; tuttavia non rinuncia alla sua identità e alla sua missione, così come non lo fa neanche il profeta Geremia.
Questa esperienza della delusione e del rifiuto la viviamo anche noi, nella misura in cui cerchiamo di apportare una novità di vita nella nostra esistenza e in chi ci sta attorno. L'attenzione che ognuno è invitato ad avere è proprio questa: non cucire addosso agli altri un vestito, idee preconcette, etichette che mi confeziono sulla base di quello che vedo o che sento. Questo atteggiamento può sembrare difficile, ma diventa il primo passo per accogliere la novità che Dio vuole essere e ci vuole donare.

13 gennaio 2010

Sacrosanctum Concilium 2

"La liturgia infatti, mediante la quale, specialmente nel divino sacrificio dell'eucaristia, si attua l'opera della nostra redenzione, contribuisce in sommo grado a che i fedeli esprimano nella loro vita e manifestino agli altri il mistero di Cristo e la genuina natura della vera Chiesa. Questa ha infatti la caratteristica di essere nello stesso tempo umana e divina, visibile ma dotata di realtà invisibili, fervente nell'azione e dedita alla contemplazione, presente nel mondo e tuttavia pellegina; tutto questo in modo tale, però, che ciò che in essa è umano sia ordinato e subordinato al divino, il visibile all'invisibile, l'azione alla contemplazione, la realtà presente alla città futura, verso la quale siamo incamminati.
In tal modo la liturgia, mentre ogni giorno edifica quelli che sono nella Chiesa per farne un tempio santo nel Signore, un'abitazione di Dio nello Spirito, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo, nello stesso tempo e in modo mirabile fortifica le loro energie perchè possano predicare il Cristo. Così a coloro che sono fuori essa mostra la Chiesa come vessillo innalzato di fronte alle nazioni, sotto il quale i figli di Dio dispersi possano raccogliersi, finchè ci sia un solo ovile e un solo pastore".

SETTIMANA LITURGICA DIOCESANA

19-23 luglio 2010 corso residenziale
La musica e il canto per la liturgia
Estasi sponsale della Chiesa

Questo corso, pensato dall'Ufficio diocesano per la Liturgia in collaborazione con Villa Immacolata, è proposto ai presbiteri, ai membri dei gruppi liturgici parrocchiali, ai cori parrocchiali, ai direttori dei cori, agli animatori del canto e a quanti hanno responsabilità o sensibilità per la liturgia. il corso residenziale intende introdurre alla comprensione della relazione tra musica, canto e rito dal punto di vista teologico, pastorale e musicale.
Le giornate prevederanno due lezioni (mattina e pomeriggio), dibattiti e la preparazione (applicativa) di gruppo delle celebrazioni quotidiane in loco.
Relatore: prof. don Gianandrea Di Donna

9 gennaio 2010

Sacrosanctum Concilium 1

"Il Sacro Concilio, proponendosi di far crescere ogni giorno più la vita cristiana tra i fedeli, di meglio adattare alla esigenze del nostro tempo quelle istituzioni che sono soggette a mutamenti, di favorire ciò che può contribuire all’unione di tutti i credenti in Cristo, e di rinvigorire ciò che giova a chiamare tutti nel seno della Chiesa, ritiene suo dovere interessarsi in modo speciale anche della riforma e dell’incremento della liturgia".

NEWS DAL MONDO

Cina
Per la solennità dell'Epifania, i cristiani cinesi hanno assiepato le chiese fin dalle prime ore del giorno. Se teniamo conto delle ristrettezze in cui vivono, obbligati dal governo, la testimonianza di fede dei cinesi è un atto forte e coraggioso, degno di nota.
Vietnam
Durante la notte una comunità cristiana viene assalita dalla polizia in tenuta anti sommossa, con tanto di lacrimogeni e bombe a mano, utilizzate per abbattere un grande crocifisso posto nel cimitero locale. La comunità, svegliata da rumori, è accorsa a difendere il luogo; a questo punto la polizia ha caricato la folla con bastonate, calci e pugni. Tutto questo è avvenuto mentre il parroco e il vicario parrocchiale si trovavano all'annuale ritiro in episcopo con il vescovo.
Egitto
I cristiani locali sono stati presi d'assalto dalla popolazione; essi vengono perseguitati ed uccisi. Onore ai nuovi martiri e benedizione del Signore per questi nostri fratelli, che per amore di Cristo non scendono a compromessi!!!

8 gennaio 2010

Le Intenzioni del Pontefice all'Apostolato della preghiera per il 2010

Gennaio
Generale: Perché le ricchezze del creato siano preservate, valorizzate e rese disponibili a tutti,
come dono prezioso di Dio agli uomini.
Missionaria: Perché i cristiani possano raggiungere la piena unità, testimoniando a tutto il
genere umano la paternità universale di Dio.

6 gennaio 2010

Cristo, luce di verità

In Isaia ci è stato detto di "rivestirci di luce"; ora, nel prologo di Giovanni ci viene riferito che la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta (Gv. 1,5). Con un ragionamento semplice, potremmo affermare che il Verbo - fattosi carne - è la luce non accolta. Quindi, Gesù Cristo è quella luce venuta per la nostra salvezza e che il profeta c'invita ad indossare, assumere, fare nostra.
Una luce questa, che nel Vangelo di Matteo provoca un mettersi in moto, un mettersi in cammino. Infatti, proprio seguendo la luce della stella, i sapienti orientali hanno percorso la loro strada, senza sapere dove andavano e che cosa li aspettava. Nella fede, noi decifriamo questo viaggio come il cammino spirituale che ogni uomo è invitato a compiere, per raggiungere la pienezza della vita. Sapersi definire, insomma, pellegrini dell'Assoluto. Spesso ci possiamo identificare con Erode: un re cupo, violento, che fa di tutto per raggiungere i propri scopi. Un uomo che pensa fondamentalmente a se stesso e al proprio benessere. Eppure questo uomo ha paura di un bambino, di un neonato. Anche per ciascuno di noi è difficile confrontarsi con la verità, ricordando ciò che dice Gesù: Io sono la via, la verità e la vita. La verità spalanca un faro di luce sulle zone d'ombra della nostra vita; illumina quei vizi o difetti che ciascuno vorrebbe relegare nel dimenticatoio, pensando così di aver risolto i problemi. Ma non è così. La luce di Cristo, come spada a doppio taglio, entra in profondità dentro di noi, non per mettere il dito nella piaga, bensì per darci una rinnovata possibilità di guarigione e di salvezza.
Imitiamo i santi magi; iniziamo il santo viaggio verso la luce della nostra realizzazione. Verso la nostra eterna felicità.