"Il Signore è buono e grande nell'amore": così abbiamo ripetuto nel salmo responsoriale. Ancora una volta, infatti, ci dà una nuova lezione, anche se è una variante sul tema: non c'è amore di Dio senza amore per l'uomo. Ancora una volta si preoccupa più di noi, delle nostre relazioni, che del rapporto con Lui.
Un amore che nel Vangelo di oggi non misura, non calcola, non guarda al proprio interesse. Quel "Ma io vi dico" di Gesù, sta ad indicare la pienezza, la completezza di questo amore, che non guarda in faccia nessuno e che tutti accoglie, indistintamente. La guancia e il mantello non sono sempre reali; ma Gesù ce li descrive in quanto l'amore non può essere sottoposto a restrizioni. Facciamo un esempio: nel momento in cui l'amore tra fidanzati o nella famiglia è condizionato, inizia a diventare qualcos'altro. Ricordiamo l'immagine del sole e della pioggia!
E quando sentiamo la fatica di questo amore e ci rivolgiamo al Signore, Egli non ci volta mai le spalle. Ricordiamo le parole di san Paolo: "noi siamo tempio di Dio", siamo custodi di questo amore che ci affida, siamo casa del Signore. L'incontro fra di noi e con gli altri, diventi opportunità per sostare con Dio, per far emergere sempre più questa sua presenza con tutti.