19 dicembre 2009

La semplicità dell'incontro


IV Domenica di Avvento (Lc. 1,39-48)

In questo brano del vangelo ci viene presentato l'incontro di Maria con la cugina Elisabetta. Due donne, due storie particolari, due destini uniti dalla volontà paterna di Dio. Maria ha appena ricevuto l'annuncio sconvolgente della sua prossima maternità divina; eppure, ci dice il vangelo, "raggiunse in fretta una città di Giuda". sente forte il bisogno di dare una mano all'anziana cugina che, altrimenti, da sola non ce la farebbe.
La cosa però che ci sorprende e un po' ci emoziona è la semplicità del rapporto umano che queste due donne vivono fra di loro. Maria vive in maniera straordinaria le vicende ordinarie della vita: quell'incontro non sarà stato il primo, eppure è stato vissuto in maniera del tutto nuova. Ciò è stato dato dal fatto che entrambe le cugine erano due persone nuove, traformate nel loro intimo. E la prova è l'elogio ultimo di Elisabetta a Maria: "Beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore". Maria, come ciascuno di noi , ha l'occasione di fare questa rinnovata esperienza, nella misura in cui accoglie nel proprio cuore e nella propria vita la Parola di Dio: altro non è che permettere a Gesù di nascere nuovamente nella nostra esistenza.