
festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (Lc. 2,41-52)
Il Vangelo di oggi, ci parla del ritrovamento di Gesù al Tempio. Ma per comprendere maggiormente quanto successo, ci dobbiamo rifare ad eventi che risalgono a qualche anno prima, alla presentazione di Gesù.
La cerimonia che vede al centro il neonato divino, sembra alludere ad una qualifica sacerdotale del Figlio di Dio con il versamento, secondo la Legge, di 5 sicli d'argento. I figli dei Leviti invece, erano semplicemente presentati al Signore. L'evangelista Luca allora potrebbe aver confuso i riti espletati nel Tempio? Forse sì. E' certo comunque che in Gesù viene rivelata la sua regalità e la sua missione sacerdotale.
In tutto questo, secondo il testo odierno, non c'è nulla di drammatico, consegnando queste caratteristiche divine (regalità/sacerdozio) ad un quadro teologico più profondo: al nascondimento, alla quotidianità, alla vita della gente semplice, dove la grazia e la gloria operano nel comune contesto umano.
Gesù ha coscienza di portare a termine i tempi preparatori e di inaugurare quaggiù lo stato di cose annunciato dagli oracoli profetici. Tutta la storia sacra fin qui vissuta, acquista il suo significato definitivo nelle decisioni che inizia a prendere Gesù, anche se ragazzo.