28 ottobre 2019

Commento al Vangelo della XXX Domenica del Tempo Ordinario

Due persone, due mentalità diverse, due modi di vivere la fede: questi sono il fariseo e il pubblicano di cui ci parla Gesù. Entrambi si ritrovano a pregare davanti al Signore, ma le motivazioni che li spingono sono contrapposte.
Il fariseo si trova davanti, prega ringraziando Dio perché non è come gli altri; tiene un atteggiamento sostenuto «io so, io valgo, mi onoro di guardare dall’alto al basso gli altri e sono felice di esserne diverso».
Il pubblicano invece sa di non essere un buon ebreo, non ha il coraggio di andare davanti e sta in fondo al Tempio, sa che la categoria alla quale appartiene non è tra le più oneste, eppure la sua preghiera è sincera, rivolta al Signore per il suo stato personale: “Abbi pietà di me peccatore”.
L’errore che compie il fariseo è quello di lodare se stesso, attraverso una preghiera dissacrante che rivolge a Dio per disprezzare e giudicare il prossimo. Egli non apre la porta del cuore all’incontro con il Signore, ma rimane asserragliato sulle sue posizioni, in un monologo cinico e tenebroso.
Ciò che invece gioca a favore del pubblicano è che, nonostante i propri errori e peccati non rimane chiuso in sé, ma cerca in Dio la strada della sua redenzione e libertà; cerca ossigeno per la propria esistenza, capace di ridare valore e importanza ad una vita senza luce e senza via d’uscita. Dischiude la porta della sua vita riconoscendosi peccatore e bisognoso della misericordia divina.
Di quest’ultimo Gesù afferma che se ne tornò a casa “giustificato”, cioè capito e accolto da Dio, portandosi appresso una speranza e una fiducia nuove.
Vari sono i modelli che Gesù ci propone nel Vangelo: oggi ci pone di fronte il pubblicano. Il suo atteggiamento, l’analisi della sua vita e la successiva richiesta di perdono, diventino per ciascuno di noi impegno forte e costante nel riconoscerci fragili e bisognosi dell’aiuto del Signore, per fare della nostra vita un giardino di luce.

10 ottobre 2019

Il Tresto: casa della Madonna, casa della comunità

Domenica 13 ottobre si svolgerà la celebrazione d'inizio ministero al Tresto. Chiedo un ricordo nella preghiera, perché il mio servizio possa essere proficuo.